martedì 25 giugno 2013

Calzini antistress

Succede che occasionalmente pure io mi possa trovare sotto un'ombrellone di un bagno qualsiasi di Marina di Ravenna di questa calda estate.
E succede puntualmente che in queste situazioni la mia quiete sia leggermente scalfita da offerte non richieste di merci varie alle quali rispondo con un automatico "no grazie, non mi serve nulla" ai veditori ambulanti per lo più africani.
Ma la settimana scorsa succede che al mio ennesimo diniego, il vucumprà di turno mi chiede cosa sto facendo, se stavo studiando musica come gli sembrava di capire vedendomi con uno spartito fra le mani (non è che io sia un musicista, tutt'altro, però in quel momento stavo proprio cercando di capire qualcosa della notazione nusicale e stavo guardando uno spartito per coro di Thomas Attwood Walmisley)
E me lo chiede in inglese.
E io e la mia signora gli rispondiamo in inglese e gli chiediamo se lui conosce la musica.
E salta fuori che lui, si, sa leggere la musica, che canta e suona.
Lui è un ragazzo nigeriano, si chiama Kingsley, è nel nostro paese da 7 anni. Ne ha vissuti 2 in Libia prima di  venire  da noi con un barcone. In italia ha lavorato molti anni in Calabria come bracciante agricolo ma ora quel lavoro è finito e si arrangia facendo il vucumprà.
Sa almeno 4 lingue, inglese, francese, arabo e italiano.
E'  un ingeniere meccanico, è fuggito dalla Nigeria per la guerra fra cristiani e musulmani. Lui è un cristiano e non ci pensa minimamente a tornare in Nigeria.
Ha il permesso di soggiorno che deve rinnovare ogni 6 mesi.
Per lui la vita è molto difficile, ci dice, e ce lo ripete, e ci mostra le poche merci nel suo borsone.
La mia signora tira fuori la banconota piu grande che aveva nella borsa da mare, purtroppo solo 5 euro, e riceviamo in cambio una confezione di  tre calzini antistress "made in turchia" con una biro rossa omaggio.
Riceviamo anche un sorriso ed una stretta di mano, ed un'augurio di buona fortuna che ricambiamo. Tutto questo in inglese mentre negli ombreolloni accanto al nostro si discute di ricette di grassi sughi per tagliatelle in perfetto dialetto romagnolo.
Kingsley se ne va e lascia nell'aria un leggero sentore di ingiustizia.


sabato 8 giugno 2013

Botteghe oscure

Un piccolo amarcord di come sono cambiati gli esercizi commerciali in città.

Ricordo che c'era un tempo in cui...

Si aprivano i grandi magazzini  come Standa Upim e Rinascente
Chiudevano gli spacci delle bombole di GPL
Si aprivano le pizzerie
Chiudevano le macellerie equine
Aprivano i primi supermercati - Coop Eurospar e Conad
Chiudevano negozi di alimentari e frutta e verdura 
Si aprivano negozi di articoli sportivi
Chiudevano gli spacci di granaglie
Si aprivano ristoranti cinesi
Chiudevano i calzolai.
Si aprivano pub e birrerie
Chiudevano i cinema di seconda visione.
Aprivano i centri commerciali - Esp -  Gallery, La fontana etc.
Chiudevano i negozi di elettrodomestici.
Aprivano i chioschi della piadina
Chiudevano negozi di libri usati.
Aprivano le erboristerie
Chiudevano i distributori di benzina in città
Si aprivano le gelaterie
Chiudevano i negozi di tessuti.
Si aprivano  palestre
Chiudevano le cartolerie.
Aprivano i videonoleggi
Chiudevano gli orologiai.
Aprivano I negozi di computer
Chiudevano i cinema  in centro
Aprivano i negozi di telefonini
Si chiudevano i negozi di caccia e pesca.
Aprivano i Kebab e i ristoranti etnici
Chiudevano i negozi di computer
Si aprivano sportelli bancari
Si chiudevano i barbieri
Aprivano negozi etnici  africani e le macellerie islamiche
Chiudevano i fotografi
Aprivano i call cenetr e internet point per stranieri
Si chiudevano le ferramenta
Aumentavano le agenzie immobiliari 
Chiudevano le agenzie di viaggio
Aprivano i negozi di cianfrusaglie cinesi
Chiudevano i videonoleggi
Si aprivano i locali di scommesse e videopoker
Chiudevano i minimarket nei quartieri
Si aprivano sale massaggi
Chiudevano i negozi di dischi e cd
Si aprivano negozi di "compro oro"
Chiudevano i riparatori di Tv ed elettrodomestici.
Oggi si aprono negozi di sigarette elettroniche!

E' solo un'esercizio, un gioco,  fortemente viziato da una percezione soggettiva dell'evoluzione dell'offerta commerciale. 
(Provate a leggere l'elenco sopra una riga si ed una no, una volta con le righe in grassetto ed una volta con quelle in corsivo per vedere che effetto fa)