E' nato il "comitato vitalaccia dura" che si propone di contrastare l'avanzata della'area logistica del porto, strade e capannoni per centinaia di ettari, con la conseguente distruzione del territorio fra Ravenna e il mare.
E' anche vero che la maggioranza bue protesterà solo perché nel tragitto Ravenna-mare si aggiungeranno un numero imprecisato di rotonde con relativi rallentamenti ma resta comunque una buona percentuale di popolazione che sa distinguere fra investimenti e speculazione e che si oppone a queste scelleratezze.
Ho potuto prendere visione di alcuni documenti sul progetto "preeliminare" di approfondimento del Candiano che l'autorità portuale ha presentato al Comune. Sono centinaia e centinaia di pagine fornite pochi giorni prima della discussione in commissione. Una miriade di documenti da esplorare che nessuno puo valutare competentemente in tempi così ristretti. E' evidente che non ci si aspetta alcuna discussione nel merito ma una semplice ratifica di questo consiglio che da sempre avvalla quel che propone l'Autorità Portuale.
Però una delle cose che ho capito subito è che i fanghi di escavazione deal fondale del candiano sono classificati rifiuti e che nei fatti non sanno dove metterli; e che nessuno li vuole, o almeno li vuolesenza contropartita.
Fra le proposte di destinazione definitiva ci sono aree impensabili: a Lido Adriano sotto il progettato villaggio turistico, a Punta Marina per nuovi quartieri, alle Bassette, nella Vitalaccia, vicino al cimitero e poi anche in mare (!) e tanti altri posti.
Scavare e spostare la terra è il businness del futuro.Quando l'agricoltura sarà distrutta, quando il prezzo del greggio sarà inaffrontabile e i trasporti un lusso, che ci mangeremo? Piastrelle e container!
lunedì 2 luglio 2012
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