La vera rivoluzione della mobilità elettrica è partita in sordina ma avanza inesorabile sotto gli occhi di chi la vuole vedere. Dal basso, le biciclette elettriche stanno spopolando e stanno rubando mercato agli scooter mentre l'industria dell'auto finalmente si muove proponendo modelli ibridi oppure completamente elettrici.
Oggi nella buchetta della posta ho trovato l'invito alla presentazione a Ravenna della nuova city car elettrica della Renault, la Twizy, un'auto di concezione nuova che vanta soluzioni ed estetica non ordinarie
Quando pensiamo ad un'auto elettrica commettiamo l'errore è di immaginarla come un'auto normale, con lo stesso aspetto e le stesse prestazioni di un'auto ordinaria, ma con il motore elettrico, un po' come la Renault Fluence. E' l'errore che facevano i primi progettisti di auto nell'800 che non avendo chiaro come dovesse essere un'auto, prendevano ciò che gia esisteva, cioè le carrozze per cavalli, e vi applicavano il motore a scoppio. Alcuni proposero addirittura che il motore dovesse sostituire il cavalli anche nella posizione aggancianolo davanti alla carrozza.
Poi il progresso (e l'abbondanza di petrolio) ci ha portato alle auto attuali. Certo che le auto di oggi sono diventati mostri ingombranti e pesanti, e senza andar a scomodare la categoria dei SUV o delle supercar, disponiamo di veicoli con molta piu potenza di quella che possiamo sfruttare.
Penso che l'auto che conosciamo oggi, quella con il motore endotermico, sia destinata a sparire nel volgere di pochi anni perché ormai insostenibile - ed il prezzo della benzina è li a ricordarcelo - e che la mobilità individuale del futuro non potrà che essere elettrica, integrata dalla vecchia e cara bicicletta.
Ma le nuove auto elettriche dovranno essere più piccole e leggere delle attuali, e andranno ripensate da zero per sfruttare appieno i tanti vantaggi che l'elettricità comporta. E non dimentichiamo che un'auto elettrica non inquina, non puzza, e non fa rumore. Scusate se è poco.