domenica 24 aprile 2011

Il carro davanti ai buoi?

Niente di nuovo (purtroppo) sotto il sole: si continua a distruggere  preziosissimo terreno fertile per la fregola cementificatrice di pochi, o almeno mi auguro, che siano veramente pochi. 
Un grande cartello annuncia la vendita di un futuro parcheggio per almeno 120 auto su via Guiccioli, fra le discariche di Hera e l'azienda agricola Marani, proprio dietro al ristorante Oltremare (ex Coc Qui Rit) che, fra l'altro, dispone già un suo ampio parcheggio con ingresso dalla via Romea Nord. 
Dal RUE si vede che oltre al parcheggio di oltre 6000 mq il Comune ha concesso il permesso di edificare su di un lotto retrostante di circa 7400 mq. Non so cosa ci costruiranno ma se prevedono 120 auto sarà qualcosa di grosso.
Capisco che si compri e si venda di tutto, ma è la prima volta che vedo in vendita un parcheggio, fuori città, e per di più non ancora costruito. 
Che sia il segnale che chi sta affrontando quest'impresa non abbia la certezza di tutti i capitali necessari per portare a termine l'operazione e che stia vendendo ciò che ancora non possiede? Anche questa non sarebbe una situazione nuova,  ma chi si comprerebbe mai un parcheggio? E perchè?

martedì 5 aprile 2011

Il lavoro inutile

"...l'oro si estrae [da sottoterra]  in Sud Africa e lo si manda con infinite precauzioni perché non sia rubato o non vada perduto a Londra o a Parigi o a New York, dove sparisce di nuovo sottoterra nelle casseforti delle banche. Tanto valeva che fosse rimasto sottoterra in Sudafrica."  Bertrand Russel 

Russel pubblicò l "Elogio dell'ozio" nel 1935, ma per molti versi sembra scritto oggi.  Perché lavoriamo? Me lo chiedo spesso e non ho mai trovato una risposta definitiva a questa domanda. La risposta più convincente mi sembra anche la più cretina: lavoriamo perché si è sempre fatto così, lo hanno scritto anche nella costituzione!
Lavoriamo ovviamente anche per un reddito ma se potessimo averne uno senza far nulla pochi di noi lavorerebbero, almeno alle condizioni attuali.
Sembra che fino alla rivoluzione industriale del XIX secolo non si lavorasse cosi forsennatamente come oggi e che addirittura gli schiavi greci e romani lavorassero molto meno di noi.
Ma c'è bisogno di lavorar ancora così tanto? E per che cosa?
C'è un partito politico che abbia mai messo nel suo programma l'obiettivo della riduzione del lavoro in generale e non solo dell'orario?
Sarebbe ora che ci fosse.