martedì 10 agosto 2010

Saponetta VS bagnoschiuma.

Lavarsi con la saponetta o con il bagnoschiuma?
La domanda non ha molto senso se ci limitiamo ai nostri gusti personali ed immagino che la maggioranza degli occidentali opti per il bagnoschiuma.
Ma in una prospettiva globale, e quindi in termini di risorse impegnate al conseguimento del nobile fine (il lavarsi) la domanda ha un senso profondo ed anche più risposte, non banali.
Senza essere troppo analitico rilevo alcuni punti notevoli:
- che utilizzando un sapone liquido che contiene anche acqua (il bagnoschiuma) si spende energia (e si paga) anche per confezionare, stoccare e trasportare la componente in acqua contenuta nel prodotto, quando questa ci esce "gratis" dal rubinetto.
- che per un bagnoschiuma o sapone liquido si debbono usare contenitori in plastica,  i quali, per la maggior parte, finiscono in discarica o in un inceneritore con le conseguenze che sappiamo.
- che le confezioni di sapone liquido e bagnoschiuma sono voluminose e non compattabili oltre un certo limite.
-  che per confezionare una saponetta basta solo un foglio di carta  completamente riciclabile.
- che la saponetta è impilabile e "tassella perfettamente lo spazio", cioè è stoccabile in un volume minimo senza vuoti fra una confezione e l'altra.
Ci sarebbero da fare molte altre considerazioni simili, ma, senza essere troppo pedante, credo che il ritorno alla vecchia cara saponetta sia solo un bene per il nostro ambiente.
Mi piacerebbe molto che i nostri governi e coloro (colui?) che ha in mano i media prestassero attenzione a questi temi. Ma la realtà è assai diversa...

mercoledì 4 agosto 2010

Metar la caretta all'ôra (mettere la carretta all'ombra)


Il comune ha deciso di realizzare 480 posti auto coperti con impianto fotovoltaico integrato nel parcheggio del pala De André (sembra che a Pesaro siano piu avanti di noi su di un progetto pressoché identico).
Credo proprio che dovremmo farci qualche domanda sulla ratio di  questo progetto.
Perché mai dobbiamo avere 480 posti auto coperti in un parcheggio pubblico già costruito? Forse che qualche comitato di utenti del Pala De André con la vernice dell'auto delicata lo abbia richiesto?  Il parcheggio è in parte alberato e drenante: che fine faranno gli alberi?
Ammesso che l'operazione sia non onerosa per il comune (da dimostrare), chi ci guadagnerà? Tutti? O solo qualche società costruita ad hoc che magari ha sponsorizzato il progetto in mezza italia?
Un grosso difetto della legge sugli incentivi al fotovoltaico è che purtroppo, gli incentivi, vengono concessi anche per l'installazione di pannelli a terra, ed anche su suolo agricolo. E non impedisce che vengano costruite strutture inutili come un parcheggio coperto solo per poterne poi sfruttarne il tetto. La corsa agli incentivi  sulle rinnovabili interessa anche alla criminalità organizzata come a faccendieri con pochi scrupoli. E' assolutamente necessario vigilare.
Ammetto che il progetto del parcheggio è un grosso passo avanti rispetto agli impianti a terra su suolo agricolo ma si può fare di meglio. Perchè il comune non tappezza i tetti dei suoi immobili con pannelli solari? Poi ci sono ancora  ettari di capannoni alle bassette e al porto che attendono che qualcuno investa su loro...