Forse può sembrare un paradosso ma oggi a Ravenna c'è molto più verde pubblico (e privato) di 30-40 anni fa. Nelle classifiche di Legambiente sul verde urbano siamo sempre posizionati ai piani alti. E direi che è tutto verosimile. Ad ogni espansione della città negli ultimi decenni ci si è sempre preoccupati di piantare alberi lungo le strade e nei parcheggi, lasciare piccoli fazzoletti di prato etc. Magari sarà solo il greenwashing, ma il verde c'è davvero. E la percezione del valore, sia pure solo estetico, dei grandi alberi è ormai un dato acquisito anche nella popolazione più anziana.
Quello che purtroppo non è stato ancora acquisito come un valore primario, neppure da certi ambientalisti, è l'avere porzioni di territorio "verde" in completa balia della natura come potrebbe esserlo il Bosco dei Gufi e altri fazzoletti di terra dimenticati dalla speculazione. Cercando un po' se ne trovano ogni tanto in qua e in la, e spesso sono spazi molto piccoli in luoghi anche insospettabili. Meglio proteggerli, salvarli anche dal semplice addomesticamento alla forma di giardino ordinato e pettinato. Se concediamo queste occasioni alla natura avremo in pochi anni dei veri piccoli serbatoi di biodiversità. E' una questione etica ed estetica che farà sicuramente un gran bene alla nostra anima.