mercoledì 3 ottobre 2018

Problem solving estremo

Il collasso del pianeta per l'inquinamento, l' esaurimento del petrolio, guerre, carestie e tante altre disgrazie è uno dei temi piu classici della fantascienza.  Tantissimi scrittori e registi hanno narrato l'apocalisse, e più raramente narrato il riscatto dell'umanità dal suo declino. Due autori su tutti, John Brunner ed il nostro Roberto Vacca che si sono occupati con successo del tema,


Purtroppo questi foschi scenari si stanno realmente avverando.  Diciamo anche che se andiamo avanti così siamo spacciati, anzi, siamo spacciati comunque.

Nel racconto di Frederik Pohl Alpha Aleph, una futura e disperata umanità tenta una soluzione anch’essa disperata ma lo spoiler si ferma qui. Il racconto si basa su una congettura dello psicologo maltese Edward De Bono che nei suoi studi costruì alcuni esperimenti dove rilevò che in alcuni casi i soggetti a cui si chiedeva di risolvere certi problemi trovavano le soluzioni migliori solo quando venivano forniti di pochissimi strumenti.  Invero,  la disponibilità di maggiori strumenti portava i soggetti a soluzioni molto meno brillanti. Storicamente i lavori di De Bono hanno ispirato molti di  quegli assurdi quanto divertenti corsi che le aziende impongono al proprio personale, sopratutto dirigenti, quadri e commerciali. 

Ma l'ipotesi che le migliori soluzioni si trovino  quando c'è scarsità di mezzi ha un presupposto non esplicitato: che i soggetti che affrontano il problema debbano essere sufficientemente intelligenti e motivati.
Se qualcuno a cui avete dato un problema da risolvere vi dice che non può farlo perchè non ha gli strumenti, è molto probabile che sia privo di intelligenza o di motivazioni, o di entrambe.
Tornando ai massimi sistemi, le soluzioni dei problemi dell'umanità (esplosione demografica, picco del petrolio o dei fosfati etc,) dovranno essere necessariamente trovate con scarsità di mezzi, perché sono proprio questi che ci stanno mancando. Vedremo se questo stato di necessità e di mancanza di mezzi ci farà trovare soluzioni che oggi, affogati dall'abbondanza, non riusciamo a vedere o,  detto in altri termini, vedremo se siamo poi così intelligenti come ci crediamo.

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