Succede che occasionalmente pure io mi possa trovare sotto un'ombrellone di un bagno qualsiasi di Marina di Ravenna di questa calda estate.
E succede puntualmente che in queste situazioni la mia quiete sia leggermente scalfita da offerte non richieste di merci varie alle quali rispondo con un automatico "no grazie, non mi serve nulla" ai veditori ambulanti per lo più africani.
Ma la settimana scorsa succede che al mio ennesimo diniego, il vucumprà di turno mi chiede cosa sto facendo, se stavo studiando musica come gli sembrava di capire vedendomi con uno spartito fra le mani (non è che io sia un musicista, tutt'altro, però in quel momento stavo proprio cercando di capire qualcosa della notazione nusicale e stavo guardando uno spartito per coro di Thomas Attwood Walmisley)
E me lo chiede in inglese.
E io e la mia signora gli rispondiamo in inglese e gli chiediamo se lui conosce la musica.
E salta fuori che lui, si, sa leggere la musica, che canta e suona.
Lui è un ragazzo nigeriano, si chiama Kingsley, è nel nostro paese da 7 anni. Ne ha vissuti 2 in Libia prima di venire da noi con un barcone. In italia ha lavorato molti anni in Calabria come bracciante agricolo ma ora quel lavoro è finito e si arrangia facendo il vucumprà.
Sa almeno 4 lingue, inglese, francese, arabo e italiano.
E' un ingeniere meccanico, è fuggito dalla Nigeria per la guerra fra cristiani e musulmani. Lui è un cristiano e non ci pensa minimamente a tornare in Nigeria.
Ha il permesso di soggiorno che deve rinnovare ogni 6 mesi.
Per lui la vita è molto difficile, ci dice, e ce lo ripete, e ci mostra le poche merci nel suo borsone.
La mia signora tira fuori la banconota piu grande che aveva nella borsa da mare, purtroppo solo 5 euro, e riceviamo in cambio una confezione di tre calzini antistress "made in turchia" con una biro rossa omaggio.
Riceviamo anche un sorriso ed una stretta di mano, ed un'augurio di buona fortuna che ricambiamo. Tutto questo in inglese mentre negli ombreolloni accanto al nostro si discute di ricette di grassi sughi per tagliatelle in perfetto dialetto romagnolo.
Kingsley se ne va e lascia nell'aria un leggero sentore di ingiustizia.
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